Il Punto Burano nacque all'interno di una scuola inaugurata ufficialmente il 14 Marzo 1872 sotto il nome di "Scuola merletti in Punto in Aria", originatasi con lo scopo di risollevare le sorti delle popolazioni di pescatori delle isole veneziane, trovatesi nel duro inverno 1871-72 praticamente in miseria per il congelamento della laguna. Non potendosi praticare nessun'altra attività, si pensò di ripristinare l'antica arte femminile del merletto.
Inizialmente la scuola trovò l’appoggio della contessa Andriana Zon Marcello, poi presso altre nobili dame, sempre sotto l’alta protezione della regina Margherita ed ebbe un forte impulso organizzativo con Michelangelo Jesurum, attraverso lo studio, l'analisi, il restauro e la riproposta dei grandi merletti del passato, tra cui quello di Alençon del XVIII secolo e del Gros Point veneziano del XVII.
Caratteristica del punto Burano è la rete del fondo realizzata a maglie rettangolari, disposte a "scalette" verticali. Dalla scuola uscirono ventagli per la regina Guglielmina d'Olanda, il velo da sposa per la principessa Elena di Montenegro e per Edda Mussolini Ciano; culle e port-enfants per i principini di Casa Savoia e la biancheria da casa per Evita Peron.